domenica 6 maggio 2018

Non si trova cioccolata

TITOLO : NON SI TROVA CIOCCOLATO. LETTERE DI BAMBINI JUGOSLAVI NELL'ORRORE DELLA GUERRA. 

AUTORE : GIACOMO SCOTTI, MARIO LICCIARDI.

PAG : 190

EDITORE : ARNOLDO MONDADORI EDITORE S.P.A.


Salve Readers! Dopo un periodo di assenza torno a suggerirvi un'altra opera dalla bellezza unica: "Non si Trova Cioccolata". 
Il libro è stato realizzato da Giacomo Scotti, il quale ha raccolto e organizzato il materiale presente nel libro (lettere, poesie, disegni e immagini) insieme all'aiuto di Mario Licciardi. 


L'opera è un amalgama di poesie, lettere, racconti, disegni di bambini e ragazzi che sulla propria pelle hanno vissuto gli orrori di una guerra atroce, che ha fatto sanguinare l'Europa e ha stravolto la vita a milioni di persone.
Il libro si apre con le parole di Rita Levi Montalcini, parole di una donna che ha vissuto gli orrori di un genocidio e si sente vicina al dolore che stanno passando questi bambini e ragazzi. 

Perché leggere questo libro? Perché ci aiuta ad essere empatici con le popolazioni che stanno vivendo l'orrore di una guerra o di un genocidio; perché la semplicità delle parole dei bambini scalda i cuori anche ai più duri. Vorrei postare gli scritti che più mi hanno colpito ma sono tanti, troppi. 
Bambini e bambine cresciuti in fretta, tra angosce, paure e speranze. 
Un Libro che spezza il cuore e che ci rende più umani. Consiglio vivamente la lettura. 


Vi allego la poesia che più di tutte mi è rimasta dentro. 
Buona lettura.


1
Questa è una storia triste, 
la triste storia della mia vita.
Sono stata bandita 
dalla terra nativa

Bosnia mia
quanto ti amo!
Ora sono una profuga
triste e infelice da te lontana.

Tutti dicono: brucia
la nostra cara Bosnia
Come si fa non piangere 
se il cuore soffre?

2
Perché questa guerra?
Questa amara, amara guerra
Perché non posso vedere 
il mio cagnolino,
i miei genitori,
la mia terra? 

Perché questa guerra?
Questa irragionevole sporca guerra.
Durerà: 
giorni, 
notti,
mesi,
anni?
Quando finirà questa guerra?
Quando non sentiremo mai più una granata
Quando ritorneremo alle nostre case,
nella nostra patria? 

Quando dormiremo tranquelli senza aver paura?
Quando non dovremo più pensare con angoscia
alle nostre mamme, ai nostri papà?
Dove sono adesso? Sono nei campi di concentramento? 
Quando finirà questa guerra?
Questa amara, sporca, irraggionevole guerra?

3
Mamma vieni a prendermi, 
non resisto più senza di te. 
Il mio cuore desidera la Bosnia 
e la mia casa. 
Mamma, vieni a prendermi.
se stai morendo
anch'io voglio morire.
questo è il mio destino.

Mamma mi senti? 
Vieni a prendermi!
Io voglio essere soltanto vicino a te. 
Mamma! Mamma! Mi senti! 
Vieni a prendermi. 

Amo la mamma, il papà, mia sorella 
e tutti gli altri al mondo.

Amo la mia camera, 
amo le colline e le valli, 
amo ogni pezzettino della mia patria
la Bosnia-Erzegovina.

Amo la primavera e i fiori, 
amo il sole che splende in alto
amo, amo tutto questo! 
Suzana Pendic
dodici anni 
<<Campo UCKA>>


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