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sabato 16 marzo 2019

Perché Partiamo?



Intraprendere un viaggio, uno vero: cambiare città, regione, paese o continente. Perché? Cosa ci spinge a farlo? Perché partiamo?
Innanzitutto, dobbiamo definire cosa intendiamo per viaggio: viaggiare significa trapiantarsi in un contesto a noi estraneo, che sia per una settimana, o per qualche anno ci è indifferente nel nostro caso. I motivi più banali per cui ce ne andiamo sono molti, quelli che ci saltano subito in mente sono i seguenti:
- Voglia di cambiare aria, ci siamo semplicemente stufati di vivere con i nostri genitori, della nostra città, delle solite tre serate, della nostra routine che ci aliena, rendendoci più simili ad automi che ad esseri umani, così stacchiamo la spina, per un po' o magari per sempre;
- provare cose nuove, aromi, sensazioni o esperienze che non avevamo mai provato o non abbastanza;
- sentiamo che il mondo là fuori ci sta aspettando, non c’è modo di spiegarlo questo, dobbiamo andare, partire, conoscere gente nuova in ostelli bizzarri ed interessanti parti del mondo;
- per lavorare, per avere condizioni di sviluppo personali migliori, perché è ingiusto fare tirocini da 25 ore settimanali gratuitamente con la speranza di arrivare a lavorare fulltime per 600€, chinando il capo come bestie da soma di fronte a ignavi ben pensanti che di etico hanno solo le parole;
- per guardare la nostra vita da un altra prospettiva, questo è molto sottovalutato, ma viaggiare ci aiuta a crescere più di quanto immaginiamo, ci fa apprezzare cose che molto spesso invece diamo per scontate e a capire quanto invece ne abbiamo sopravalutato altre; 
- per amore, per vivere quell'emozione di arrivare al Gate di un’altra città e vedere quella persona con uno stupido cartello in mano e un sorriso da fesso. La vediamo, è là, in piedi, si sta sbracciando per farsi vedere, ma noi la riconosceremmo anche in mezzo alla nebbia notturna in una oceano di uomini, l’abbracciamo e la baciamo. E cosi ci lasciamo trascinare da un banalissimo e fortissimo sentimento, primordiale quanto l’umanità, quel sentimento che si esprime attraverso i morsi allo stomaco e le lacrime sulle gote che si stagliano poco sopra un sorriso infantile;
- per rabbia, perché è ora di andare, non è una fuga, non andiamo via perché non siamo in grado di stare là, semplicemente è troppo per continuare, che senso avrebbe? Allora ci imbarchiamo su una nuova avventura come se non ci fosse stato uno ieri e vediamo solo un ipnotico e affascinante domani; 
- ed ultimo, ma non per importanza… per tornare, per riabbracciare i nostri cari e per dire “mamma, papà, zii, nonni, fratelli, amici... ho fatto questo, ho visto quello. Ho provato questo e quest’altro ho sognato in un'altra lingua e ho baciato una sconosciuta in un bar, ce l’ho fatta, ho vissuto da solo, sono un po’ migliore, ho fatto un altro passo avanti”. 
E voi perché partite o siete partite? Dove siete andati? Com'è stata la vostra esperienza?
Enjoy the travel!






mercoledì 24 gennaio 2018

Dove Andare Quando

TITOLO : DOVE ANDARE QUANDO (LONELY PLANET'S WHERE TO GO WHEN)

AUTORE : Sarah Baxter & Paul Bloomfield

EDITORE : EDT

PAG: 304

Salve Readers! Tra le letture che di solito propongo non ci sono quasi mai libri di viaggio, oggi faccio un eccezione perché mi è stato regalato un bellissimo libro della Lonely Planet, sto parlando di "Dove Andare Quando".Hi Readers! Among the readings that I usually propose there are almost never travel books, today I make an exception because I was given a beautiful book by Lonely Planet, I'm talking about Lonely Planet's Where To Go When)

giovedì 12 ottobre 2017

Appunti di viaggio. Iperborea 1987-2007 vent'anni di esplorazione.





TITOLO : Appunti di viaggio. Iperborea 1987-2007 vent'anni di esplorazione.

EDITORE : Iperborea

PAGINE : 59...









Quello di oggi è un libro davvero molto interessante per chi ama viaggiare e leggere.

Il titolo dell'opera è Appunti di viaggio, della casa editrice Iperborea, famosa perché ha aiutato a far conoscere in Italia tutto un filone di letteratura nord-Europea che, per troppo tempo, ha rivestito un ruolo marginale nella letteratura continentale, quando in realtà merita molto di più.

martedì 13 giugno 2017

Bill Bryson The Lost Continent/America perduta

I come from Des Moines. Somebody had to.
Sono nato a Des Moines. Capita.
Hi Guys,
This morning I was drinking coffee when I have heard that the small island of Puerto Rico will become an integral part of the United States of America. I began to imagine the small Caribbean island, the palm trees, the beaches, the small towns ... it will be America.
Then I thought about America, but not of America's great centers, not at New York, Los Angeles, Miami. I thought of the small rural centers, I immediately thought of Des Moines. Yes, Des Moines.
A little center in Iowa. I thought of this town (among other things is the capital of the state), because in this center begins the journey of writer Bill Bryson.
B. Bryson, in my opinion is the right writer to start talking about travel books on this Blog.

Why should you read Bryson?